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Palmieri Marcello

Caregiver: chi sono e cosa prevede il testo Diritti e detrazioni per quanti assistono continuativamente un congiunto

Avvenire, 20-01-2020

Il disegno di legge 1461 si compone di 11 articoli, interamente dedicati al caregiver familiare. Cosa si intenda con questa figura lo spiega l’articolo 2, quando parla di "persona che gratuitamente assiste e si prende cura in modo continuativo del coniuge, dell’altra parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto", e lo stesso vale se ad aver bisogno è un familiare o un affine entro il secondo grado, e ancora – qualora non sia ricoverato a tempo pieno – "un familiare entro il terzo grado, che, a causa di una malattia, anche oncologica, infermità o disabilità, anche croniche o degenerative, non sia autosufficiente e in grado di prendersi cura di sé", e dunque "sia riconosciuto invalido".

Per tutti coloro che si prendono cura di queste persone, il ddl istituisce una serie di agevolazioni professionali, fiscali, previdenziali e sociali, ma senza un intervento retributivo diretto in grado di parificare la loro attività a una vera e propria occupazione. Qualche esempio: il caregiver familiare, secondo il testo, ha una priorità nella scelta del luogo in cui lavorare, e – compatibilmente con esigenze della sua attività – può chiedere di conciliare l’orario professionale con le necessità della persona che assiste. Nello stesso spirito, per le attività di cura e assistenza, è prevista una detrazione del 50% dall’imposta sul reddito delle persone fisiche, pur con un tetto massimo di 10mila euro all’anno. E ancora, il caregiver disoccupato vede riconosciuta l’attività assistenziale nella forma dei contributi figurativi, come fosse un lavoratore domestico, ma con il limite massimo di tre anni. Infine, chi compie questa forma di servizio – sempre secondo la bozza normativa – è menzionato nei Lep (Livelli essenziali delle prestazioni) e nei Lea (Livelli essenziali di assistenza), potendo così beneficiare, tra i diversi sostegni, di consulenze per l’andamento della vita domestica, di supporto psicologico e pure di visite mediche a domicilio (quando però dimostri di non poter abbandonare, seppure temporaneamente, il proprio assistito). La nomina del caregiver – uno per soggetto bisognoso – spetta alla persona di cui egli si sta prendendo cura.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)Palmieri Marcello
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2020
Pagine
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-01-20
Numero
Fonte
Approfondimenti Online
FonteAvvenire
Subtitolo in stampaAvvenire, 20-01-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
Volume
Approfondimenti
Palmieri Marcello
Attori
Parole chiave: Caregiver caregiving Legislazione nazionale