Secondo uno studio recente condotto dalla Harvard Medical School le persone calve hanno maggiori probabilità di perdere il lavoro - e persino il matrimonio - . I ricercatori sostengono che l'impatto dell'alopecia non è solo estetico, ma colpisce la fiducia in se stessi, influenzando le possibilità di vita. Chi soffre di perdita di capelli ha infatti meno probabilità di essere visto come attraente e intelligente, anche a causa della errata percezione che la sua condizione sia contagiosa. Esistono diversi tipi di alopecia tra cui la calvizie maschile, che colpisce il cuoio capelluto, e l'alopecia areata, che può colpire qualsiasi parte del corpo e può essere causata da un attacco del sistema immunitario ai follicoli piliferi. Alcuni tipi causano la caduta temporanea dei capelli, mentre altri temporanea.

I ricercatori hanno valutato la percezione pubblica della calvizie utilizzando immagini modificate dal computer di sei soggetti, mostrandoli con tutti i capelli, con una perdita di capelli parziale e con una calvizie totale. A più di 2.000 volontari è stata mostrata casualmente una foto di ciascuno. Quelli in cui il soggetto aveva una testa piena di capelli sono stati valutati in media più favorevolmente, mentre i calvi hanno ottenuto il punteggio più basso: il 29,8% è stato descritto come malato e il 21,4% non attraente, infine il 6,2% è stato considerato addirittura disoccupato. Scrivendo sulla rivista JAMA Dermatology, i ricercatori affermano: "I risultati di questi dati confermano che la caduta dei capelli può avere associazioni negative nel modo in cui gli altri percepiscono gli individui con alopecia, tanto da influenzare la loro capacità di connettersi con gli altri”. Questo stigma derivante dalla caduta dei capelli può estendersi al posto di lavoro. Gli intervistati hanno infatti riferito che non si sentirebbero a proprio agio nel contatto fisico con pazienti con alopecia o nell'assunzione per un lavoro. Questi risultati confermano le preoccupazioni espresse da chi soffre di alopecia che ha espresso il timore che la loro condizione possa influire sulla carriera professionale e rafforzano la necessità di migliori terapie mediche per la caduta dei capelli.

Il dottor Kerry Montgomery, responsabile del benessere psicologico presso Alopecia UK, ha dichiarato: "Purtroppo, i risultati di questo studio evidenziano questioni di cui siamo consapevoli, la realtà della discriminazione sul posto di lavoro. 'Abbiamo sentito da persone con alopecia che sperimentano reazioni negative da altri, che vanno dallo sguardo fisso, alle domande, ai commenti non invitati e persino al bullismo. Di conseguenza, alcuni smettono di uscire e socializzare. 'C'è un mito che l'alopecia sia contagiosa o che la caduta dei capelli significhi sempre che qualcuno è malato. Semplicemente non è così, eppure questi miti persistono".