Il presidente dell’Istituto superiore di sanità avverte: ”Anche dopo, quando i casi di coronavirus scenderanno a zero, la vita non tornerà come prima. Almeno finché non verrà trovato un vaccino o un farmaco efficace contro la malattia".
“Il problema è capire quali forme di apertura garantiscano che la curva non ritorni a crescere”, spiega Brusaferro, per questo avverranno in modo graduale e dovremo organizzarci per essere capaci di intercettare rapidamente eventuali nuove persone positive. Stiamo anche valutando un’idea degli inglesi, quella dello ‘stop and go’. Prevede di aprire per un certo periodo e poi chiudere di nuovo”.
Un’altra ipotesi possibile è quella di tenere a casa le categorie più esposte, come anziani e malati fragili. Dovremmo trovare un modo nuovo di fare le cose che ci piacciono. Penso ad attività come, ascoltare un concerto o socializzare. Andranno fatte in una forma che ci aiuti a non far ripartire l’infezione. Ci vuole creatività. È un viaggio di esplorazione che stiamo facendo tutti insieme: dobbiamo immaginare un futuro nel quale proteggere i più fragili sacrificandoci un po’ e trovando nuovi punti di equilibrio”.
(Fonte: tratto dall'articolo)