Boris Johnson ha criticato categoricamente la decisione della Germania di non somministrare il vaccino Covid AstraZeneca agli over 65. Con una mossa inaspettata, il comitato tedesco sui vaccini ha dichiarato ieri che non c'erano dati sufficienti per dimostrare che AstraZeneca funzionasse sulle persone anziane. Il Primo Ministro inglese ha immediatamente contestato la raccomandazione, suggerendo che sarebbe di fatto contraddetta dall'autorità di regolamentazione dei medicinali dell'UE. Johnson è stato sostenuto da esperti sanitari britannici che hanno riconosciuto come, nonostante alle sperimentazioni per il vaccino avesse preso parte un basso campione di over 65, tuttavia il vaccino si fosse dimostrato sicuro e efficace anche sugli anziani.

In effetti uno studio di fase 3 di Lancet, pubblicato a dicembre, ha affermato che i gruppi di età più avanzata sono stati reclutati successivamente nello studio, quindi "i dati di efficacia in queste coorti sono attualmente limitati dal numero limitato di casi, ma dati aggiuntivi saranno disponibili nelle analisi future". Il professor David Salisbury, del Ministero della salute, ha dichiarato: “I paesi possono, sulla base della consulenza di esperti e della qualità delle prove, utilizzare i vaccini in modo diverso dalle linee guida dei produttori e delle autorità di regolamentazione”.

In effetti, il Regno Unito lo ha fatto somministrando la seconda dose del vaccino Pfizer più tardi rispetto a quanto raccomandato dal protocollo. Quindi la Germania può decidere autonomamente di non somministrare il vaccino agli over 65. Resta il fatto, per il governo inglese, che per farlo senza un vaccino alternativo da fornire alle persone anziane, quando sono proprio loro ad essere a più rischio, avrebbe bisogno di una forte giustificazione.