Dal paper della Banca d’Italia su: “L’utilizzo del contante in Italia: evidenze dall’indagine della BCE (Study on the use of cash by households)" si possono estrapolare i dati che riguardano le differenze nell’uso degli strumenti di pagamento per fasce d’età in Europa. Il numero medio di transazioni pro-capite effettuate presso i punti vendita aumenta al crescere dell’età. La fascia d’età più giovane, tra 18 e 24 anni, ha il numero inferiore di transazioni pro-capite sia in contanti che con altri strumenti: le operazioni in contante rappresentano il 91 % del totale e l’importo medio è stato il più basso (circa €11,80). La fascia d’età successiva (25-39 anni) ha il più basso utilizzo del contante (83 % delle transazioni) con un importo medio di €14,48. Le fasce d’età 40-54 anni e 55-64 anni mostrano comportamenti simili per ciò riguarda il numero di operazioni pro-capite: regolano oltre l’86,6 % di transazioni in contanti e il 12,5 % con carte. Gli over 65 effettuano il più alto numero di transazioni pro-capite, utilizzando prevalentemente il contante (85,4 %); la loro quota di transazioni con carte è del 13,5 % e, tra gli strumenti alternativi, usano gli assegni più degli altri. Più del 70 % , fra gli over 65, dichiara di non possedere una carta con tecnologia contactless perché più legata agli strumenti tradizionali.
(Fonte: www.bancaditalia.it)