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Aumenta il rischio di protesi di ginocchio e anca se si usa il warfarin in pazienti con osteoartrosi

www.pharmastar.it, 01-12-2020

L'osteoartrosi (OA) è una comune malattia articolare che colpisce più spesso la mezza età e gli anziani. Un tempo era comunemente indicato come "usura" delle articolazioni, ma ora sappiamo che l'OA è una malattia dell'intera articolazione, che coinvolge la cartilagine, il rivestimento articolare, i legamenti e l'osso. Una nuova ricerca presentata al congresso dell’ACR (American College of Rheumatology), mostra che l'uso di warfarin, un farmaco anticoagulante basato sull’antagonismo della vitamina K ampiamente prescritto per prevenire la formazione di coaguli di sangue, è associato a un rischio significativamente maggiore di protesi di ginocchio e anca nei pazienti con osteoartrosi.

"Abbiamo ipotizzato che la degenerazione ossea e cartilaginea dipendente dalla vitamina K attraverso l'antagonismo della vitamina K possa portare ad anomalie nel funzionamento dei condrociti con effetti negativi sulla salute della cartilagine, che a sua volta potrebbe aumentare il rischio di sviluppare o peggiorare l'OA", ha sottolineato il coautore dello studio Priyanka Ballal, borsista di reumatologia presso il Boston University Medical Center. "Poiché gli anticoagulanti orali diretti sono opzioni alternative per l'anticoagulazione che non inibiscono il funzionamento della vitamina K, chiarire questo probabile rischio legato al warfarin darebbe a medici e pazienti informazioni preziose nel momento di scegliere quale anticoagulante usare in caso di fibrillazione atriale".

I ricercatori hanno dunque sottolineato che i loro dati supportano l'importanza di un adeguato quantitativo di vitamina K nel limitare la progressione dell'OA nei pazienti e sollevato la considerazione dell'uso di anticoagulanti orali diretti al posto del warfarin quando indicato nelle persone con OA o a rischio di malattia. "Dati questi potenziali effetti negativi del warfarin sulla salute delle articolazioni, il nostro studio suggerisce che gli anticoagulanti orali diretti potrebbero essere considerati per la gestione della fibrillazione atriale tra i pazienti che hanno OA. I prossimi passi per la ricerca del nostro gruppo sono la progettazione e il lancio di uno studio randomizzato adeguatamente potenziato per testare l'efficacia della supplementazione di vitamina K in pazienti con OA ".

(Sintesi redatta da: Righi Enos)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2020-12-01
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Fontewww.pharmastar.it
Approfondimenti Onlinewww.pharmastar.it/news/orto-reuma/aumenta-il-rischio-di-protesi-di-ginocchio-e-anca-se-si-usa-il-warfarin-in-pazienti-con-osteoartrosi-acr2020-34034
Subtitolo in stampawww.pharmastar.it, 01-12-2020
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Righi Enos)
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Parole chiave: Disturbi e malattie legati all'invecchiamento Farmaci Ricerca