Le prime anticipazioni per la fase 2, quella della riapertura graduale del Paese, riguardano la scelta della App Immuni per tracciare i contatti delle persone contagiate e contenere un eventuale ritorno dell'epidemia. Chi sceglierà di non scaricarla potrebbe avere delle limitazioni nella mobilità. Si sa già che, per essere efficace, dovrà essere scaricata da almeno dal 60% della popolazione e dunque andranno incentivati gli italiani a usufruirne. Per gli anziani, poco abituati a utilizzare gli smartphone, sembra che si stia optando per l'introduzione di un braccialetto con la stessa funzione dell'applicazione.
Per i negozi fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori. Oltre i 40 metri quadri l’accesso sarà regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando i percorsi di entrata e di uscita. Alle casse sarà sistemato l'erogatore di disinfettante e la pulizia dei locali dovrà avvenire prima dell'apertura e durante la pausa. Mascherine per i dipendenti e guanti per i clienti che acquistano generi alimentari.
Bar e ristoranti dovrebbero essere tra gli ultimi a riaprire. Dovranno garantire la distanza di un metro al bancone e di due metri ai tavoli, anche all'aperto, mentre il personale dovrà indossare guanti e mascherine. Per aiutare il settore si è deciso di programmare una riapertura anticipata affiancando le consegne a domicilio alla possibilità di preparare cibi da asporto.
Altre indiscrezioni trapelano per aziende sulle misure di distanziamento per chi lavora all'interno e sulla necessità di favorire la massima diffusione dello smart working.
Quello dei trasporti è il nodo più difficile da sciogliere e si sta pensando di disattivare le ztl per favorire gli spostamenti con auto private.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)