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Alzheimer, nella buccia del limone una possibile cura preventiva per la perdita di memoria

www.vanityfair.it, 12-04-2021

L’IRCCS Istituto Centro San Giovanni di Dio-Fatebenefratelli di Brescia ha deciso di avviare una ricerca – finanziata dalla Fondazione Wilhelm Doerenkamp – finalizzata a valutare l’effetto di un fitocomplesso estratto dalla buccia del limone e standardizzato nel contenuto di auraptene e naringenina sulla funzione cognitiva e sui biomarcatori in anziani con declino cognitivo soggettivo. Il titolo della ricerca è “Effetto clinico e biologico di fitochimici derivati dal limone nel declino cognitivo soggettivo: uno studio pilota randomizzato controllato”.

Ma perché proprio la buccia del limone? «Perché è molto ricca di fitochimici e due di questi, in particolare, chiamati auraptene, della famiglia dei cumarinici, e naringenina, della famiglia dei flavonoidi, hanno suscitato l’interesse della ricerca scientifica», spiega la dottoressa Samantha Galluzzi, responsabile dello studio di ricerca all’IRCCS Fatebenefratelli.

Alcuni studi su topi con diversi tipi di danno cerebrale, tra cui quello tipico della malattia di Alzheimer, hanno dimostrato che auraptene e naringenina hanno un effetto neuroprotettivo, antinfiammatorio e antiossidante e migliorano la memoria e l’apprendimento. Inoltre, in uno studio clinico, l'auraptene è stato somministrato ad un gruppo di anziani sani dimostrando un potenziamento della funzione di memoria immediata rispetto al placebo. Questi dati supportano lo studio scientifico dell’effetto di questi due fitochimici sul potenziamento cognitivo nell’anziano e dei meccanismi biologici che sottostanno tale effetto. I meccanismi biologici si possono studiare attraverso la misurazione, nel sangue, di ormoni, fattori di crescita neuronali e proteine coinvolti nei processi ormonali, immunitari e riparativi cerebrali (biomarcatori).

Per 9 mesi, 80 persone con declino cognitivo assumeranno il fitocomplesso o un placebo, che verrà prodotto presso il Laboratorio di Chimica delle Sostanze Naturali del Dipartimento di Farmacia dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara (che ha larga esperienza sperimentale in campo) e somministrato in forma di estratto secco (capsule). Ottenuto dalla buccia di limone di coltivazione biologica, l’estratto secco sarà standardizzato nel contenuto di auraptene e naringenina, così da garantire l’attività biologica del fitocomplesso. La capsula verrà somministrata al mattino, appena alzati, in concomitanza con terapie farmacologiche già in atto.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo2021-04-12
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Fontewww.vanityfair.it
Approfondimenti Onlinewww.vanityfair.it/benessere/salute-e-prevenzione/2021/04/12/alzheimer-buccia-del-limone-auraptene-naringenina-possibile-cura-preventiva-declino-cognitivo-perdita-di-memoria
Subtitolo in stampawww.vanityfair.it, 12-04-2021
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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