Un esame del sangue consentirà di rilevare in fase molto precoce la presenza di depositi di beta-amiloide, la proteina patologica che si accumula nel cervello dei pazienti con Alzheimer. I risultati del test, associati alla presenza di due principali fattori di rischio per questa malattia - età superiore ai 65 anni e presenza della variante genetica APOE4 - conferiscono a questo esame un’accuratezza del 94%. Sarà dunque l’uovo di Colombo per selezionare i pazienti con Alzheimer in fase precocissima e testare su di loro i nuovi farmaci per la prevenzione di questa forma di demenza.
(Fonte: tratto dall'articolo)