I cervelli compromessi dalla malattia di Alzheimer possono essere recuperati ripristinando l'espressione di una molecola di microRNA, secondo uno studio pubblicato online su Cell Stem Cell da un gruppo di scienziati del Leuven Brain Institute (Belgio) e del NIN (Netherlands Institute of Neuroscience), nei Paesi Bassi.
La molecola si chiama miR-132 e secondo i ricercatori - guidati da Hannah Walgrave del Leuven Brain Institute - la sua perdita nell'Alzheimer inibisce la generazione di nuovi neuroni nell'ippocampo, proprio lì dove inizialmente si formano i ricordi. Tuttavia, l’integrazione di miR-132 può facilitare la generazione di nuovi neuroni e, quindi, alleviare i deficit di memoria nell’Alzheimer.
In questo studio, i ricercatori hanno deciso di valutare se l’miR-132 può regolare la neurogenesi ippocampale adulta nel cervello sano e con Alzheimer. Così, utilizzando modelli murini distinti di Alzheimer, cellule staminali neurali umane coltivate e tessuto cerebrale umano post mortem, hanno scoperto che l’miR-132 è necessario per il processo neurogenico nell'ippocampo adulto. «Diminuire i livelli di miR-132 nel cervello adulto del topo o nelle cellule staminali neurali umane in una piastra compromette la generazione di nuovi neuroni. Tuttavia, ripristinare i livelli di miR-132 in modelli murini di Alzheimer salva i deficit neurogenici e contrasta la compromissione della memoria legata alla neurogenesi adulta», hanno ribadito.
Questi risultati hanno fornito una prova sull'ipotetico potenziale terapeutico della neurogenesi adulta nell'Alzheimer. «Il nostro prossimo obiettivo - hanno dichiarato i ricercatori - è valutare sistematicamente l'efficacia e la sicurezza del targeting dell’miR-132 come strategia terapeutica nell’Alzheimer».
(Fonte: tratto dall'articolo)