Un rapporto del Centro per la sicurezza sociale nel mondo (ramo dell’Accademia cinese delle scienze sociali) avverte che il fondo pensioni degli operai cittadini, pilastro del sistema pensionistico cinese, esaurirà le sue risorse fra 16 anni.
Alla fine del 2018 il fondo aveva una riserva di 4800 miliardi di yuan (circa 633 miliardi di euro) ma si prevede che, nel 2035, non sarà più in grado di erogare pensioni. Nel 2018, sono stati 249 milioni i sessantenni cinesi che hanno potuto richiedere la pensione, circa il 18% della popolazione. Entro il 2050, la differenza fra chi contribuisce e chi usufruisce delle risorse, potrebbe creare un ammanco di 11.000 miliardi di yuan; per quella data si raggiungerà un rapporto di un lavoratore per ogni pensionato. Il dato conferma quanto già i demografi cinesi denunciano da tempo anche a causa del fallimento delle politiche per l’ incrementato le nascite. Il sistema sociale cinese prevede, da parte delle compagnie, il versamento fino al 20% dei salari dei lavoratori nel fondo pensioni; questi ultimi contribuiscono per l’8%. Molte sono le deroghe che i governi locali stabiliscono a tale sistema, soprattutto per le piccole industrie. Il mese scorso, per rivitalizzare l’economia, il Consiglio di Stato ha ridotto al 16% i contributi delle aziende e questo aggraverà la crisi del fondo pensioni sottraendo ulteriori risorse.
(Sintesi redatta da: Carrino Antonella)