Mélisande Short-Colomb ha 64 anni e studia alla Georgetown University, negli Stati Uniti. Nel 1838 i gesuiti a cui apparteneva all’epoca l’università ebbero dei grossi problemi finanziari dovuti ai debiti accumulati. Per risolvere il problema vendettero 272 dei loro schiavi neri. Grazie al ricavato di questa deplorevole transazione la Georgetown è arrivata oggi ad essere una delle università più prestigiose degli Stati Uniti. Tra gli schiavi venduti c’erano degli antenati di Mélisande, che ha ignorato la verità sulle sue origini fino al 2016, quando, dopo un articolo di giornale, fu contattata da un’esperta che le chiese informazioni sulla sua antenata Mary Ellen Queen. E’ stata così ricostruita la storia della vendita degli schiavi venduti per salvare l’università. La Georgetown University, dopo aver chiesto scusa per le sue attività nella tratta degli schiavi, ha promosso diverse iniziative, tra cui quella di agevolare l’iscrizione di parenti dei 272 schiavi venduti. Mélisande Short-Colomb è una di queste cinque studentesse, ed ha deciso di iscriversi, nonostante la sua età, per ricollegarsi con le sue origini.