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È nato il Coordinamento per il diritto alla sanità per le persone anziane malate e non autosufficienti

Prospettive assistenziali, 2/2021, 2021, pp.17-19

È nato il Coordinamento per il diritto alla sanità per le persone anziane malate e non autosufficienti

Il 26 giugno scorso a Bologna ha fatto il suo esordio pubblico il “Coordinamento per il diritto alla sanità le persone anziane malate e non autosufficienti”. Il Coordinamento è nato con il contributo della Fondazione Promozione Sociale che ha firmato il documento come punto di partenza per promuovere un cambiamento delle cure sanitarie per i malati cronici e le persone non autosufficienti, con l’obiettivo di riaffermare la titolarità del Servizio sanitario, garantendo a tutti l’accesso alle cure e alle prestazioni. Così come peraltro stabilito nella Legge 833 del 1978 agli articoli 1 e 2.

Agli aderenti iniziali (Associazione medicina democratica) se ne sono aggiunti altri impegnati nella cura sanitaria agli anziani cronici non autosufficienti, nonché numerosi comitati di familiari di anziani deceduti nelle Rsa durante la pandemia. Il documento è un lavoro in corso, ma un aspetto preponderante è certo quello della radicale riforma delle cure residenziali indispensabili nelle Rsa. Anche il tema del diritto alle prestazioni sanitarie domiciliari viene richiamato, ma dovrà essere approfondito maggiormente.

In un documento predisposto precedentemente, consultabile sul sito
www.fondazionepromozionesociale.it, la Fondazione Promozione Sociale Onlus sostiene che le prestazioni domiciliari, da definire con apposita legge, dovrebbero essere erogate a tutti i cittadini a precise condizioni, come una valutazione positiva da parte del medico di medicina generale o la volontaria disponibilità di un congiunto o una terza persona ad assumersi il compito di “accuditore domiciliare”.

A ciò si aggiunge la garanzia da parte dell’Asl competente dell’intervento di infermieri e assistenti e di un progetto personalizzato di cure comprensivo di aiuto economico. Riguardo gli interventi di ospedalizzazione a domicilio dopo un ricovero in ospedale, se ne richiede l’attuazione in tutti gli ospedali pubblici, prevedendo le cure palliative e la terapia del dolore. Pur mancando una riflessione sull’ospedale di territorio, di cui proprio la pandemia ha evidenziato la carenza sia per carenza di posti letto che di reparti post acuzie, riabilitativi e di lunga degenza, il documento resta comunque un importante contributo fondato sulle norme vigenti che assicurano l’esigibilità del diritto alle cure sanitarie e sociosanitarie dei malati cronici non autosufficienti.

(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)

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Autore (Cognome Nome)
Casa Editrice, città
Collana
Anno Pubblicazione2021
Pagine17-19
LinguaItaliano
OriginaleSi
Data dell'articolo19000101
Numero2/2021
Fonte
Approfondimenti Online
FonteProspettive assistenziali
Subtitolo in stampaProspettive assistenziali, 2/2021, 2021, pp.17-19
Fonte da stampare(Sintesi redatta da: Anna Costalunga)
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Approfondimenti
Attori
Parole chiave: Anziano non autosufficiente Cronicità Residenza Sanitaria Assistenziale